domenica 22 novembre 2009

LA MISURA DEL TEMPO

Nello spirito di una ripartenza si iscrive A2 Africa&Architettura. Partire da un altro piede, quello del protagonismo del continente africano, quello di assimilazione di una parte del mondo che si sente stanca di essere considerata sempre in un altro modo, quello di affetto e di solidarietà. La solidarietà va accettata nei rapporti interpersonali ma non deve essere cultura nei rapporti intercontinentali. L’Africa deve partire dal rispetto che si dà lei stessa, dal suo protagonismo nel mondo dalla sua forza e anche dalle sue debolezze. L’Architettura fa parte del sistema che consolida uno sviluppo. Un sistema dei reti ben pensati e ben incrementati sul territorio porta acqua, scuole e ospedali, turismo, industria ovunque. Tutti concordano a riconoscere le potenzialità delle risorse africane, le quali, anche agli occhi di tutti non riescono a sfamare quel continente.
Riflettere su come insediare sistemi intelligenti in aree sprovviste e in un modo ormai sostenibile è il compito che si appresta a seguire anche questa rivista. Diffondere l’esistente, capire i suoi meccanismi e la sua possibile valorizzazione è una strada che riteniamo interessante fare evolversi in Italia.
Di una misura del tempo. Il percorso attuale della crisi economica, dell’affermazione dei paesi emergenti, della nuova politica propositiva degli Stati Uniti e della Cina sono tutti elementi che pensano a puntare sull’Africa, a farsi che si possa per davvero dire che è arrivato il suo momento. Il tempo dell’Africa bussa alle nostre porte e ci tocca noi africani aprire queste porte per primo. Noi della diaspora come quelli che sono sul continente è arrivato il tempo di capire e di agire in quel senso.
Africa&Architettura, proprio in questo momento della crisi generale e quella delle riviste di architettura ambiziona di riportare la criticità nell’architettura. Vanno bene tutte le invenzioni estetiche, la forte intromissione della comunicazione pubblicitaria che allontana sempre di più la critica dalle riviste di architettura. Ma la nostra con le sue regole è un arte che va difeso, ma che va anche criticato. Ancora di più in Africa ove la sua diffusione non è tanto ampia. Andare oltre una certa intellettualizzazione africana che vede sia nell’occidentale o nel suo leader politico come la causa e la soluzione ai nostri problemi. Prendiamo tutti questi rischi perché siamo convinti che il buon senso è sempre vincitore. Non saremo spesso in grado di fare come gli altri. A volte vi verrà voglia di ridere. Ma è un sentimento molto forte da noi, anche se per qualcun altro facciamo pena. Comunque vale la pena sostenere questa iniziativa che parte da lontano.

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